Sai leggere la tua Centrale Rischi? Il Cosvim Advice, attraverso un controllo dell’andamentale degli ultimi 6 mesi, espone le evidenze emerse della Centrale Rischi, verifica la presenza di sconfinamenti o l’eventuale scorretto utilizzo delle linee di affidamento (eccessivo utilizzo di alcune linee con capienza su altre), consentendo di valutare opportune manovre correttive per migliorare il proprio rating bancario
LA CENTRALE RISCHI “TI DA’“ CREDITO
Le aziende tendono a sottovalutare l’importanza del così detto “rapporto andamentale” con il sistema creditizio non considerando che per le banche, nella fase di determinazione del rating, l’analisi della Centrale Rischi assume sempre più un peso decisivo (può influire per il rating di una PMI fino al 90%). La presenza di evidenze negative o segnalazioni in Centrale dei Rischi comporta, infatti, per l’impresa un peggioramento del rating nei confronti di tutto il sistema bancario (con conseguenti tassi più alti applicati e maggiori oneri finanziari fino ad avere difficoltà all’accesso al credito per nuova finanza).
La Centrale Rischi è un sistema informativo sull’indebitamento della clientela verso le banche e le società finanziarie, di fatto una fotografia dei rapporti che ogni azienda ha con tutti gli Istituti. Gli intermediari comunicano mensilmente alla Banca d’Italia il totale dei crediti verso i propri clienti, per importi pari o superiori a 30.000 euro e i crediti in sofferenza di qualunque importo. Per la valutazione di un’impresa sono importanti e complementari anche le informazioni presenti nei Sic (sistemi di informazione creditizia) e banche dati private (es. Crif e Cerved) in quanto vengono raccolti dagli istituti di credito i rapporti sui finanziamenti richiesti e ottenuti dalle imprese (di qualsiasi importo anche inferiore a 30.000 euro) nonché la presenza o meno di protesti e pregiudizievoli in capo all’azienda o agli esponenti della stessa. Tali notizie sono il biglietto da visita dell’impresa (da spendere nei confronti del sistema bancario se positive) e rappresentano la cartina al tornasole per valutare la salute finanziaria dell’impresa considerando anche che sono i dati più aggiornati possibili di cui si può disporre; l’analisi dei soli tradizionali indici di bilancio, infatti, ha un contenuto essenzialmente statico e storico e da sola non è ritenuta più adatta a delineare un profilo di rischio aggiornato dell’azienda.
Il monitoraggio della propria Centrale Rischi e delle altre banche dati privati risulta quindi fondamentale anche per rilevare eventuali segnalazioni errate e richiederne tempestive rettifiche, individuare le segnalazioni negative e porvi rimedio, controllare gli utilizzi rispetto all’accordato, nonché evitare eccessive concentrazioni di indebitamento su Istituti appartenenti al medesimo Gruppo Bancario (soprattutto in questo momento di fusioni e acquisizioni che stanno riguardando le principali banche). In questa ottica ben si comprende l’importanzada parte di una azienda di conoscere le informazioni disponibili presso la Centrale dei Rischi e in che misura queste possono pregiudicare o favorire l’attribuzione di un buon rating e quindi l’accesso al credito. I principali punti su cui bisogna prestare attenzione sono:
- Evoluzione storica dell’accordato e dell’utilizzato;
- Percentuali di utilizzo delle linee di affidamento (in genere non devono essere superiori all’80% dell’accordato)
- Presenza di sconfinamenti e rate indietro anche di importo contenuto
- Presenza di crediti scaduti impagati
- Rapporto tra importo garantito e valore della garanzia
- Past due
- Posizioni a Sofferenze
COME SI ACCEDE ALLA CENTRALE RISCHI?
Il servizio è gratuito e i dati sono disponibili dal 1° gennaio 1989. Dove? presso una delle Filiali della Banca d’Italia. Come? Modulo di accesso ai dati CR inviato via posta, pec, fax o per consegna allo sportello in filiale. L’elenco delle Filiali è consultabile sul sito della Banca d’Italia al seguente link: https://www.bancaditalia.it/chi-siamo/organizzazione/filiali/index.html.
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